CASA DEI CARRARESI
TREVISO dal 7 al 27 Maggio 2022
Maurizio Pradella – Curatore e Presidente onorario
della Fondazione “Gianni Ambrogio“
Testo critico dello storico dell’arte Giorgio Di Genova
Nella prestigiosa sede medioevale di Casa dei Carraresi un importante momento culturale da dedicare ai maestri contemporanei dal 7 a 27 maggio 2022, uno spaccato di Arte “presente” con la mostra “Riverberi di luce e colore”, evento che seguirà alla grande antologica dedicata al maestro storico Domenico Boscolo Natta (Chioggia, 1925 – Piombino Dese, 2002). Come scrive il curatore Maurizio Pradella –
Questa mostra, curata come unione di più personali, vuole quindi rappresentare attraverso le differenze un’opportunità per cogliere le indicazioni dell’arte nell’articolarsi della pittura, un’occasione per ammirare le opere di artisti attivi sul panorama dell’arte italiana che, forti di una tradizione pittorica consolidata, hanno intrapreso percorsi di studio e di ricerca sulla contemporaneità dell’essere artista oggi, vivendo ed esprimendo le contraddizioni e i conflitti dell’uomo moderno, le relazioni che intercorrono con la natura, i suoi sentimenti legati ai grandi temi della vita in una società contemporanea sempre in continua mutazione. L’obbiettivo di questa mostra è quindi il superamento di una visione storico-museografica autoimposta come chiave espositiva, provando a trasformare l’evento in un percorso di ricerca, aggregando in nuove “composizioni espositive”, le opere e le storie degli artisti … Non potevamo infatti restare indifferenti ai temi della “luce” e del “colore”, temi che in vita, più di qualsiasi altro artista suo coetaneo, Boscolo Natta ha avuto la capacità di “raccontare” vuoi perché nelle sue opere è stato un tema fondamentale per la sua implicita correlazione con l’azione visiva, vuoi perché da Piero della Francesca in poi la “luce” è entrata prepotentemente dentro l’opera d’arte, non solo come effetto d’illuminazione della scena, ma come “soggetto” dell’opera d’arte medesima.
Ancora oggi ci interroghiamo se il tema della luce è ancora visibile e percepibile all’interno dell’arte contemporanea o se siamo passati ad una dimensione in cui la “luce” non è più vista come fenomeno fisico ma è diventata un “fattore culturale” dove l’”illuminazione” si trasforma in capacità di “leggere e interpretare”